Hai bisogno di svolgere ricerche tra materiali più specifici di quelli destinati al pubblico generalista? Devi preparare materiali scolastici e ti servono delle fonti autorevoli e specialistiche? Hai bisogno, insomma, di un “canale privilegiato” al quale rivolgerti quando sei in cerca di materiali accademici? Google Scholar è una “costola” di Google che esegue le proprie ricerche non tra materiali comuni ma presso fonti di valore come libri accademici, testi scientifici e materiali universitari.
Cos’è Google Scholar
Google Scholar è un potente motore di ricerca di materiali accademici, una piattaforma che ti permette di eseguire le tue ricerche direttamente sulle fonti di provenienza avanzata come università, database accademici, siti scolastici e di editori. Il suo motto è “Sali sulle spalle dei giganti” (in inglese: “Stand on the shoulders of giants”), espressione di Isaac Newton riutilizzata da Hegel, e nell’accezione moderna sta a indicare che si può espandere la propria conoscenza grazie alla migliore accessibilità delle fonti accademiche.
Google Scholar in pratica è una “porzione” del Google tradizionale focalizzata sulle fonti accademiche e scientifiche, che permette di individuare copie fisiche e digitali di testi accademici. Se l’articolo è liberamente consultabile online, viene restituito un link per consultarlo.
Questo motore di ricerca può essere molto utile per gli studenti che cercano documentazione per la tesi di laurea, siccome mette a disposizione fonti specifiche difficili da rinvenire altrove come:
- Recensioni
- Articoli scientifici
- Rapporti tecnici
- Tesi di dottorato
- Testi accademici
- Sentenze giuridiche
- Siti di editori giornalistici
- Libri e manuali tecnici e scientifici
- Estratti di testi scientifici
- Libri su Google Books
- Materiali universitari
Se i contenuti di Google sono troppo generalisti per le tue ricerche, allora Scholar fa al caso tuo: si tratta infatti di una piattaforma adatta a chi ha bisogno di svolgere documentazione tra materiali scolastici molto sofisticati (anche se possono accidentalmente essere indicizzati anche altri generi di contenuti, siccome il motore si avvale di meccanismi di indicizzazione automatica). È un motore di ricerca settoriale indicato per coloro che vogliono rivolgersi a fonti scolastiche (testi accademici, pubblicazioni ecc.) e individuare tante fonti papabili per le proprie ricerche in maniera molto intuitiva.
Come Funziona Google Scholar
Google Scholar è del tutto simile al Google vero e proprio per quanto riguarda il funzionamento: devi soltanto digitare nell’apposita barra di ricerca l’argomento oggetto della ricerca per scoprire quali risultati fanno al caso tuo. L’interfaccia è molto intuitiva e tradizionale, richiamando le classiche funzionalità di Google.
Come con il Google principale, puoi racchiudere gli elementi tra gli apici “"” per restringere le ricerche ai soli termini precisamente digitati, così come scegliere di limitare le ricerche al solo italiano oppure anche ad altre lingue.
I risultati delle ricerche su Google Scholar mostrano le informazioni utili a farsi un’idea dei risultati:
- Il titolo del documento (es. il nome del libro, il titolo dell’articolo, del report, il nome del capitolo…)
- Le informazioni bibliografiche (autore, l’elemento nel quale è stato pubblicato, casa editrice, anno di pubblicazione…)
I risultati indicizzati comprendono anche quelli presenti nel database di Elsevier (il più autorevole editore scientifico mondiale): Scholar ha tra l’altro un meccanismo di ricerca simile a quello di Elsevier, Scirus.
Google Scholar è un motore di ricerca libero di per sé, ma non lo sono per la maggior parte dei casi i contenuti da esso indicizzati: la piattaforma dunque cerca copie disponibili di quelli originali (ad esempio versioni stampate precedenti a quelle ufficiali). Ovviamente, le università o le accademie scientifiche possono decidere se rendere consultabili o meno i propri scritti: gli editori potrebbero eventualmente richiedere un pagamento a Scholar per autorizzare l’accesso ai propri materiali.
Proprio come Google, questo motore di ricerca adotta i propri criteri per stabilire quanto un documento sia importante e determinare l’ordine con il quale gli elementi vengono proposti, ad esempio il numero di menzioni di cui godono. I risultati delle “serp” di Scholar vengono presentati secondo l’ordine di rilevanza che il motore di ricerca attribuisce loro, proprio come Google fa nella sua versione principale.
Funzionalità di Google Scholar
Grazie a Google Scholar, è possibile ottenere informazioni specifiche da riviste specializzate e fonti accademiche a tema: se il testo è direttamente consultabile, nel risultato di ricerca sarà disponibile il link per consultarlo alla fonte di provenienza e i dati relativi alla pubblicazione.
L’interessato può ovviamente aggiungere alla ricerca i filtri che ritiene opportuni per individuare articoli più attinenti alle proprie esigenze (data di pubblicazione, rilevanza, genere di testo, autore, ecc.). Per mezzo di Scholar possiamo appurare quali documenti menzionano quelli che abbiamo selezionato ed eseguire così una ricerca “a cascata” verso altri testi di interesse.
Potrebbe accadere che, come con Google, lo storico delle tue ricerche possa influenzare l’ordine con il quale vengono restituiti i contenuti su Scholar. Per limitare questa eventualità, puoi navigare in incognito ed eseguire le ricerche.
Se vuoi sfruttare al massimo le potenzialità di questa piattaforma, procedi a usare quante più keyword e liste di parole chiave reputi utili ai tuoi scopi e indicativi degli argomenti che ti interessano, in modo da portare alla luce documenti che magari non risulterebbero da ricerche più superficiali. Puoi avvalerti quindi delle opzioni previste “Related articles” e “Cited by” per esplorare ulteriori contenuti che si rivelano attinenti agli argomenti che ti interessano ed espandere la tua documentazione.
Google Scholar mette a disposizione una serie di funzionalità interessanti:
- Consultare sia articoli recenti che meno
- Esportare dati bibliografici
- Aggiungere note bibliografiche
- Individuare i lavori che hanno menzionato i testi selezionati
- Pubblicare testi legati al proprio profilo di autore
- Iscriversi ad alert mail per restare aggiornati sugli argomenti di interesse
- Individuare le versioni complete degli articoli selezionati
- Copiare una citazione formattata in un altro stile
Le ricerche possono essere memorizzate nel tuo account (voce “Il mio profilo”) per essere riprese con comodità in altro momento. Un documento selezionato può essere memorizzato attraverso il tuo account, cliccando sull’icona a forma di stellina, in modo da mantenerlo in memoria nella tua biblioteca personale per consultarlo quando ne avrai bisogno. Puoi creare quindi delle librerie per catalogare documenti attinenti a determinati generi di argomenti.
Google Scholar è un motore di ricerca free, ma non è detto che siano consultabili liberamente anche i materiali che sono stati indicizzati: in ogni caso, Scholar fa del suo meglio per individuare e offrire ai suoi utenti delle copie disponibili libere di restrizioni (come stampe precedenti di quelle definitive).
Ovviamente anche le università e gli enti accademici possono stabilire dei collegamenti con Google Scholar per rendere disponibili i propri libri.
Sei un autore che vuole evidenziare la propria presenza su Google Scholar? Se vuoi creare un account su Google Scholar, devi effettuare una registrazione su un modulo di Citations e inserire le informazioni inerenti le tue attività e aggiungere gli articoli che sono di tua pertinenza. Dalla voce “Impostazioni” puoi indicare:
- Quanti risultati devono apparire per pagina
- Se vuoi che i risultati appaiano in una nuova pagina
- Se vuoi che appaiano i link delle biblioteche originali
Tutto questo ben di Dio non ti basta? Puoi anche aggiungere un’apposita estensione per Google Chrome che ti permette di accedere direttamente alla piattaforma per svolgere ricerche.
Google Scholar è una piattaforma formidabile per rintracciare fonti accademiche. E tu cosa ne pensi? Ritieni possa esserti utile? Parliamone qua sotto!
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